#CUOREDINAPOLI – L’hashtag che cambia la realtà

Viaggio alla scoperta dell’opera-evento #CUOREDINAPOLI

24 settembre 2019

di Flavor Chris

2′ minuti di lettura

Il fatto stesso di poter prendere parte ad un evento, fa sì che l’uomo, apportando il proprio contributo, possa curare le relazioni umani. Partecipare ad una manifestazione artistica come “#CUOREDINAPOLI”, dunque, non solo permette all’individuo di conoscere meglio sé stesso, ma lo aiuta anche a identificarsi con la società e l’ambiente circostante.

Ma per poter riscontrare la veridicità di quanto è stato appena affermato, bisognerebbe fare un passo indietro e raccontare ai cari lettori i fatti e gli avvenimenti passati che hanno visto come protagonisti alcuni dei ragazzi (e dei docenti) dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli.

Accadde difatti che per diversi anni presso l’Accademia si svolse il laboratorio di Quarta pittura, coordinato dal professor Franz Iandolo. Il laboratorio proseguì con regolarità fino a che, nel 2008, il docente stesso non decise di trasformarlo in un progetto ben più ampio, per l’appunto il corso di “Nuove Tecnologie dell’Arte” (Nta); un corso triennale che tuttora permette agli artisti-studenti di poter studiare tutto ciò che riguarda le nuove tecnologie.

Così, con il passare del tempo, nonostante le difficoltà di diversa natura, il corso crebbe ed a poco a poco aumentarono gli iscritti e, grazie alle creazioni artistiche degli studenti, aumentarono anche i riconoscimenti ottenuti in ambito nazionale ed internazionale (es. Premio Nazionale delle Arti a Catania; convegno internazionale con le università di Nizza, Barcellona e Bilbao).

In seguito, nel 2012, gli studenti del corso di Nta, mossi dal desiderio di creare nuove opere artistiche, si proposero di realizzare un evento che avesse come obiettivo primario lo sviluppo delle relazioni interpersonali e la valorizzazione degli spazi comuni, nacque così a Sant’Agata de’ Goti, il “Festival del Bacio”.

L’esperienza nel comune campano ebbe un grandissimo successo ed i ragazzi dell’Accademia decisero dunque di operare in modo incisivo anche sul territorio napoletano. Fu così che a Napoli nel 2014 venne alla luce il “Festival del Bacio – #cuoredinapoli”, un progetto che prevede la partecipazione del pubblico, che in quanto tale, è posto al centro dell’attenzione ancor più dell’opera stessa.

“Festival del Bacio – #cuoredinapoli 2014”

In quest’ottica, è evidente che fruire di una produzione artistica, fa sì che a trarne beneficio non sia solo il singolo individuo, ma bensì l’intera comunità. In questo contesto, l’uso della tecnologia è quindi uno strumento che può essere applicato alla soluzione di problemi legati alla società e all’ambiente, uno strumento capace di orientare le nostre scelte e le nostre decisioni.

In conclusione, si può affermare che un opera-evento come “#CUOREDINAPOLI” ha in sé un elevata tensione spirituale capace di manifestarsi in qualsiasi opera d’arte; ma non vi è prodotto artistico senza la partecipazione attiva dei membri di una comunità, che semplicemente con la loro presenza, valorizzano il proprio ambiente, la propria identità culturale e spingono l’artista ad ideare nuove opere che hanno per oggetto l’uomo ed il contesto in cui vive.

Al seguente indirizzo potrai anche ascoltare il podcast numero 002 – “Intervista ai ragazzi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli” https://flavorchris.wordpress.com/2019/09/25/interview-002-intervista-ai-ragazzi-dellaccademia-di-belle-arti-di-napoli/

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