In questo episodio parleremo di materiali riciclati che diventano strumenti musicali
Sono lieto di presentarvi Maurizio Capone, un musicista napoletano che per fare musica utilizza materiali di recupero.
L’artista ci ha raccontato della sua primissima esperienza datata mille novecento novantadue, anno in cui ha iniziato a suonare come percussionista assieme al gruppo musicale 666; dell’esordio come attore per il film Blues metropolitano (con Tony Esposito, Tullio de Piscopo, Ida di Benedetto, Marina Suma); successivamente sono state narrate le numerose collaborazioni con musicisti, registi (come ad esempio Nanni Loy) e personaggi del mondo dello spettacolo, fino ad arrivare alla carriera da solista.
Sono molteplici gli argomenti trattati da Maurizio nelle sue canzoni, tra questi vi sono: la solidarietà, l’ecologia, l’antirazzismo,
Diversi saranno i progetti realizzati da Maurizio, tuttavia, bisognerà aspettare il millenovecento novantanove per vedere nascere “Capone Bungt & Bangt”, “un concerto con un fortissimo impatto scenico incentrato su strumenti nati da materiali riciclati o con oggetti d’uso comune”.
Il progetto “Capone Bungt & Bangt” permette così all’artista di ottenere un’attenzione mediatica non indifferente, tanto che l’artista comparirà in trasmissioni quali Rai 1, Ra2, Radio Deejay e molti altri ancora.
Il focus dell’intervista, però, è stato messo su Maurizio Capone in quanto essere umano. L’artista, difatti, ci ha esposto il suo concetto di “arte”; di impegno sociale che ogni artista deve avere in quanto tale e…
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