È possibile dare una spiegazione a ciò che accade nella vita quotidiana?
In statistica, nel calcolo delle probabilità, nelle applicazioni tecniche e nelle scienze sperimentali, si utilizza il termine”casuale” per indicare tutti quegli eventi o avvenimenti che hanno il carattere dell’imprevedibilità, che non sono descrivibili in modo determinato ma obbediscono a “leggi statistiche probabilistiche”. La felicità, a volte, come la sfortuna, sembra avere per l’appunto un carattere imprevedibile.
Ma cos’è la felicità?
Stando ad alcune esperienze recenti mi verrebbe da dire: la felicità è essere nel posto giusto, al momento giusto e con le persone giuste.
Era la sera di martedì 24 agosto 2021 quando un tizio dai lineamenti orientali, non troppo alto, con i capelli neri, si avvicina a me e mi dice “sono un trombettista di Berlino, ho visto che hai qui una troma: ti và se suoniamo insieme?”. Nel giro di ventiquattro ore fissiamo un appuntamento per vederci.
L’indomani, giorno dell’incontro, trascorre un’oretta abbondate, lui mi mostra tutti i segreti del mestiere; dopodiché ce ne andiamo nel centro di Forio e ci mettiamo per strada a “strimpellare”: neanche finisce la prima canzone che, a distanza di pochi sencondi l’uno dall’altro, si avvicinano degli sconosciuti domandando “potreste venire a suonare da noi?”.
Non so spiegare quali circostanze ci abbiano portato ad esibirci quella stessa sera, anche perchè non oserei mai definirmi un musicista, sta di fatto che ero lì assieme ad un musicista talentuoso musicista, a suonare.
Un incontro prezioso poiché ho potuto fare tesoro dell’esperienza.
Ciò che accade è imprevedibile e probabilmente non saremo mai pronti, dunque è bene accoglie gli imprevisti e restare a vedere ciò che succede. E comunque come diceva Hemingway: “First of everything Is shit”
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